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Introduzione

Nel mondo dei distillati italiani, il nome Romano Levi risuona con un’aura leggendaria. Conosciuto come “l’angelo della grappa”, Levi ha creato grappe artigianali che sono diventate simbolo di autenticità e tradizione. Tuttavia, ciò che ha reso il suo lavoro davvero speciale non è solo la qualità della grappa, ma anche il suo approccio artistico e poetico, espresso attraverso le famose etichette fatte a mano, che rendono ogni bottiglia un’opera unica.

Gli Inizi di Romano Levi

Nato nel 1928 a Neive, piccolo comune nelle Langhe piemontesi, Romano Levi cresce in un ambiente rurale, immerso nella cultura del vino e dei distillati. La sua famiglia gestiva una piccola distilleria artigianale, e Romano, fin da giovane, assorbì le tecniche e i segreti della distillazione. Dopo la morte prematura del padre, Romano e sua sorella Lidia presero in mano le redini dell’azienda di famiglia, proseguendo la tradizione con una dedizione che presto sarebbe diventata leggendaria.

Nel corso della sua vita, Romano Levi rimase legato alla produzione di grappa con metodi tradizionali, utilizzando alambicchi di rame riscaldati a legna e distillando piccole quantità per garantire sempre una qualità eccelsa.

La Filosofia di Produzione

A differenza delle grandi distillerie industriali, Levi mantenne un approccio puramente artigianale, producendo grappa in quantità limitate e rimanendo fedele alla tradizione della distillazione a fuoco diretto. Questo metodo antico richiede un grande controllo manuale, e la capacità di leggere ogni fase della distillazione per estrarre solo il cuore della grappa, scartando le impurità.

Le sue grappe, spesso prodotte utilizzando le vinacce di vitigni autoctoni come il Nebbiolo, avevano una purezza e una complessità aromatica difficili da trovare altrove. Questo ha portato la grappa di Romano Levi a essere apprezzata non solo dagli intenditori italiani, ma anche a livello internazionale, diventando oggetto di culto per collezionisti e appassionati.

Le Famosissime Etichette Artistiche

Oltre alla qualità della grappa, un altro elemento che ha contribuito alla fama di Romano Levi sono le sue etichette fatte a mano. Ogni bottiglia che usciva dalla sua distilleria era adornata con etichette disegnate e scritte a mano da Levi stesso, spesso decorate con figure femminili stilizzate e poesie brevi o frasi che riflettevano il suo mondo interiore.

Queste etichette, conosciute come “Le donne selvatiche“, erano non solo un segno distintivo, ma anche un modo per esprimere la filosofia di vita di Levi: un profondo rispetto per la natura, la tradizione e un desiderio di autenticità in un mondo sempre più industriale. Ogni etichetta era unica, rendendo ogni bottiglia un pezzo d’arte irripetibile, con il suo messaggio personale.

Il Mito di Romano Levi

Romano Levi era una figura schiva, lontana dai riflettori, e preferiva la quiete della sua distilleria a Neive piuttosto che il clamore del successo commerciale. Nonostante ciò, nel corso degli anni, la sua reputazione crebbe enormemente, e la richiesta delle sue grappe divenne sempre più alta, fino a trasformare la sua produzione in una rarità ricercata.

Le bottiglie di Levi, grazie alla loro autenticità e alle loro etichette uniche, raggiungono prezzi elevatissimi sul mercato collezionistico, e la sua grappa viene considerata una delle migliori espressioni del distillato italiano.

L’Eredità di Levi

Romano Levi si spense nel 2008, lasciando dietro di sé un’eredità immensa nel mondo della grappa e dell’artigianato italiano. La sua distilleria continua oggi a produrre grappa seguendo le stesse metodologie tradizionali, e la memoria del suo lavoro rimane viva attraverso le sue bottiglie e le sue etichette, che continuano a essere simboli di un’arte ormai rara.

Romano Levi non fu solo un maestro distillatore, ma un autentico poeta del suo tempo, capace di trasformare una semplice bottiglia di grappa in un’esperienza emotiva e artistica.

Conclusione

La storia di Romano Levi è la storia di un uomo che ha saputo mantenere viva una tradizione, infondendo in ogni bottiglia un pezzo della sua anima. La sua grappa è molto più di un distillato: è l’espressione di un mondo che si muoveva a ritmi lenti, dove l’arte e il lavoro manuale si fondevano in un equilibrio perfetto. Oggi, le sue bottiglie rappresentano un patrimonio inestimabile per chi cerca l’autenticità e l’arte in un mondo sempre più omologato.

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